Non è che serva la sfera di cristallo per prevedere che, in questo nuovo anno, farò un altro pieno di dischi. Sempre di più in vinile, salvo rare eccezioni su CD: ormai soltanto i prodotti di cui non sono del tutto convinto, che mi interessano giusto per una canzone captata per caso.
Però io la musica, nel 2022, vorrei tanto sentirla pure in un altro modo, diverso dai dischi. No, calma, aspettate: non intendo lo streaming. Sto pensando ai concerti.
La vedo un po' dura, con gli ultimi chiari di luna, però speranza in me gode ancora di buona salute. Potrei addirittura avventurarmi fuori dalla cerchia dei Navigli, fino ad approdare a Bologna, per l'annunciato concerto degli Einstürzende Neubauten a Bologna, a fine maggio.
Ciò non toglie che gradirei anche un loro nuovo disco, struggente e poetico (dico sul serio) come Alles in Allem, del 2020. Ma non lo trovo in nessuna lista sulle uscite previste nei prossimi mesi apparse in rete. Non ci sarà nemmeno un nuovo Nick Cave, ve lo dico, ma possiamo accontentarci: negli ultimi anni non ci ha lasciati a bocca asciutta.
Mi consolo vedendo, tra gli altri, i nomi di Fontaines D.C. (wow!), Arctic Moneys (una chance la meritano per principio), Björk (sempre nel mio cuore), FKA Twigs (una certezza), Jack White (oh, quindi non era vero che rimette in piedi i White Stripes) e, a volerci credere, The Cure (sono anziano, capitemi).
Sul fronte italiano, pare che i miei amici di Lo Stato Sociale torneranno con un disco combattivo, alla vecchia maniera. E qui torna il desiderio di un bel concerto, che nel loro caso è sempre una festa. Magari, questa volta, lì in mezzo non sembrerò più un boomer di passaggio, venuto ad accompagnare i figli.
E ci sarò, sicuramente, a tutti i concerti di Giorgio Ciccarelli che riuscirò a raggiungere, magari facendo perfino una capatina sul palco. Siete avvertiti. Non ho bisogno di studiarmi i testi di Niente demoni e dei, dato che li ho scritti io. Come voi, miei affezionati lettori, ben sapete, no?
Seppure Reset dei Bachi da Pietra sia ancora fresco, confido poi che il vulcanico Giovanni Succi s'inventi qualcosa anche per il 2021.
I Tre Allegri Ragazzi Morti hanno appena fatto un sorprendente disco insieme ai rapper Cor Veleno, ma gira voce che sia in gestazione il successore di Il sindacato dei sogni, che ormai risale al 2019. Album che, secondo me, meritava maggiore attenzione. Quindi, se ve lo siete persi, ora sapete che cosa fare. Poi, poi, poi vediamo...
Ah, sì: ci sarà un nuovo disco Måneskin.
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Dischi per fare un ripasso in vista delle uscite del 2022
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