La redazione segnala
Ago edizioni, il nuovo marchio che ricuce lo strappo tra libri e lettori
È nato Ago edizioni, il nuovo marchio editoriale che da ottobre 2023 arricchisce gli scaffali delle nostre librerie con tanti capolavori di narrativa. Il progetto della casa editrice intende onorare il lavoro editoriale che si cela dietro i titoli e la loro ricerca, intrecciando un filo diretto con il libro e i suoi lettori, ricucendo così lo strappo che ha reso introvabili alcune grandiose opere della letteratura mondiale del Novecento. Ecco allora la dichiarazione d’intenti del creatore di Ago edizioni, Andrea Crisanti:
L’idea di proporre cultura attraverso i libri è per me la sfida più importante. Con Ago portiamo in libreria la letteratura straniera del Novecento inedita in Italia. Giangiacomo Feltrinelli diceva che un editore non è altro che una carriola che porta i libri da un posto all’altro. Con Ago saremo esattamente questo, uno strumento di trasporto, e cercheremo di farlo nel modo migliore possibile.
Era il 1970, Norberto Fuentes aveva da poco concluso la sua prima raccolta di racconti che veniva pubblicata in Italia per Einaudi. Il mondo è cambiato, è passato mezzo secolo, il regime cubano si è aperto e le categorie del Novecento si sgretolano ogni giorno di più fino a perdere le loro forme originarie.
Se da una parte, quindi, la proposta editoriale punta su un numero ristretto di titoli inediti all’anno, non ancora tradotti in italiano, dall’altra vengono riletti, scovati e portati in libreria testi pubblicati a inizio dello scorso secolo, che meritano di trovare una nuova collocazione nel dibattito odierno. I primi due titoli che inaugurano il catalogo di Ago edizioni riflettono esattamente questo intento: si tratta di Confessione di mezzanotte di Georges Duhamel, tradotto da Caterina Miracle Bragantini, e I condannati dell’Escambray di Norberto Fuentes, nella traduzione di Sara Gonsalez.
Parigi, primo Novecento. La Belle Epoque ha invaso le strade della capitale francese e il progresso sembra essere l’unica alternativa per vivere un’esistenza al passo con i tempi. Louis Salavin ha altro a cui pensare. Impiegato della ditta Socque et Sureau, con la piatta mansione di correggere testi sulle trebbiatrici, mal sopporta i suoi colleghi in carriera, lo squillo del telefono e la sua vita in generale.
Duhamel è noto soprattutto per l’impiego, nei suoi romanzi, di teorie esistenzialiste in seguito approfondite da Sartre e Camus. Autore impegnato nella Resistenza, nel 1950 vince, proprio con Confessione di mezzanotte, il prestigioso Grand prix des Meilleurs romans du demi-siècle. Norberto Fuentes, dissidente del regime cubano, nel 1993 fu costretto all’esilio negli Stati Uniti, dove giunse grazie all’ausilio di Gabriel Garcia Marquez e William Kennedy. Apprezzato da intellettuali come Mailer e Cortázar, nei racconti de I condannati dell’Escambray testimonia la miseria umana della guerra e lo sgretolamento delle categorie del Novecento. L’edizione è arricchita dalla prefazione di Italo Calvino, che lo paragonò a un nostrano Beppe Fenoglio.
Proseguendo in questa attività di recupero di grandi opere del Novecento, a inizio 2024 Ago edizoni pubblicherà Op Oloop di Juan Filloy, un romanzo provocatorio e allucinato, un assoluto inedito nell’editoria italiana.
Le scelte grafiche del nuovo marchio vertono sullo stesso concetto tentando, attraverso i quadri di artisti contemporanei, di comporre un dialogo immaginario con l’arte del presente e del passato.
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