"Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara".
Così Paolo Conte, parlando di Malika Ayane, fece ricorso a una sinestesia di quelle che solo lui…
"Amara" e "rara", va detto, sono aggettivi che si sposano benissimo alla voce di Malika.
Ma - e questa è una notizia! - non solo alla voce: anche alla penna.
Proprio così, la penna. E la notizia è di quelle che vanno celebrate, magari anche con una bella chiacchierata fatta assieme alla diretta interessata. Malika è una scrittrice, e il suo primo libro, Ansia da felicità, è un libro vero, di quelli che ci tengono compagnia e contemporaneamente riescono a farci viaggiare con l'immaginazione.
La felicità può sbocciare improvvisa o avvizzirsi perché ci siamo incastrati negli sguardi di qualcuno. Ma quanto conta guardarci dentro e quanto rispecchiarci negli altri?
In una vita sconsideratamente senza radici, com'è quella che conduco per indole e per lavoro, sapere di poter contare su persone che magari neanche senti quotidianamente, ma che sai che ci sono, è molto importante.
I protagonisti di quella che si presenta come una raccolta di racconti sono alle prese coi temi che da sempre sono ossatura dell'arte di Malika: la ricerca della felicità e di un proprio posto nel mondo, il dover fare i conti con la frustrazione delle aspettative e l'ansia che da questa frustrazione può derivare, il rapporto con gli altri, l'accettazione serena di quel che siamo e la comprensione piena di quel che sono gli altri, di quel che noi possiamo fare per star loro vicini e viceversa. Importante è anche il tema dell'amicizia.
Nelle storie di Melina, di Nina, di Miranda, di Maria, di Madeleine, troviamo - come briciole disseminate da Pollicino lungo il percorso - altrettanti pezzi di un carattere prismatico, che raccoglie luci dal mondo per restituirle al lettore rifratte, filtrate e amplificate. Ma accanto alla galleria di personaggi femminili nei quali è bello intuire alcuni aspetti della loro autrice, ci sono anche i mostriciattoli con i quali ciascuna di esse è tenuta a fare i conti: su tutti, quell'ansia cui il titolo del libro associa la più improbabile delle premesse scatenanti, la felicità… e qui possiamo solo invitare i nuovi lettori di Maremosso a far la conoscenza dei mostri che Malika ha raccontato per noi nella sua bellissima rubrica MaliDizioni.
Sulla spalla destra di questa pagina, trovate gli articoli della rubrica: sarà bello - per chi non avesse ancora avuto occasione di farlo - scoprire quanto è forte il rapporto di Malika con la scrittura e col racconto di sé.
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