Un recente studio della Hong Kong University ha pubblicato il più completo censimento mai effettuato delle formiche.
Il risultato è così straordinario che può sembrare una fake news: lo studio calcola che esistano almeno 20 quadrilioni di formiche sulla Terra. Se non sapete cos’è un quadrilione, come me, che ho appreso l’esistenza di questa parola leggendo lo studio della Hong University, significa un milione di miliardi: per cui sul nostro pianeta ci sarebbero 20 milioni di miliardi di formiche. In altre parole, circa 2 milioni e mezzo di formiche per ognuno degli 8 miliardi di terrestri. E il censimento dell’università cinese è al ribasso, perché non considera le formiche sotterranee: contando anche quelle, il numero totale di questi insetti sarebbe ancora più alto.
Insomma, se 8 miliardi di abitanti per il pianeta ci sembrano tanti o troppi, immaginate quante sono le formiche.
Certo, sono esseri molto più piccoli dell’Homo Sapiens, quindi occupano meno spazio e consumano meno risorse. Ma per molti aspetti sono simili agli umani: formano società organizzate e lavorano come noi. Per altri aspetti sembrano più intelligenti degli umani: dimostrano un incredibile altruismo, non hanno bisogno di leader, comunicano attraverso segnali chimici, non creano mai ingorghi nel loro pur convulso traffico. Il grande sociobiologo E.O. Wilson non aveva torto a chiamarle “gli animaletti che governano il mondo”, perché, pur manifestando talvolta atteggiamenti distruttivi, svolgono molte funzioni utili al loro habitat. Se gli umani scomparissero, la Terra non ne risentirebbe affatto, anzi l’ecosistema ne beneficerebbe. Se scomparissero le formiche, viceversa, qualche problema sorgerebbe.
Ma è improbabile che scompaiano. Esistono da più tempo di noi: per l’esattezza, da 140 milioni di anni.
E nel corso del tempo hanno dimostrato una flessibilità e una capacità di adattamento tale che anche il cambiamento climatico non sembra minacciarne la sopravvivenza: certamente minaccia più la nostra. Inoltre, sebbene non siamo sempre buoni vicini di casa, nell’ultimo secolo hanno imparato a formare super colonie in cui formiche di diverse specie si mescolano liberamente le une con le altre diffondendosi su grandi distanze. Così facendo riducono drammaticamente la propria aggressività, creando collettivi organizzati e pacifici: uno di questi si espande per 6 mila chilometri fra l’Italia e la Spagna.
Morale: nel loro piccolo, anche le formiche hanno qualcosa da insegnarci.
Altre riflessioni di Enrico Franceschini
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